Il Comune di Milo
Con i suoi 1.100 abitanti, Milo si adagia sui fianchi orientali dell’Etna a un’altitudine media di 750 metri.
Il suo territorio, caratterizzato da verdi boschi, castagneti, frutteti, vigneti, è di grande interesse naturalistico e ricade interamente nel Parco dell’Etna.
La sua posizione geografica, sulle prime balze del Vulcano, ne fa una finestra panoramica sul litorale ionico da Augusta a Taormina, e quindi la base ideale per chi ama la montagna ma non intende [...]
Il villaggio di Fornazzo
Arroccato sul punto più alto, dai suoi 800 metri, Fornazzo è l’ultimo avamposto prima di intraprendere la strada della montagna e immergersi nei boschi della Cerrita.
Il piccolo borgo si forma nei primi anni del secolo intorno all’interesse destato da alcune attività profondamente legate alla natura del luogo, la lavorazione del legno e la commercializzazione della neve. I primi abitanti sparsi nella zona furono boscaioli e taglialegna attratti dalla presenza di [...]
La storia
Ci fu un tempo in cui alteri cavalieri con armature scintillanti e lunghi mantelli si inerpicavano per gli impervi sentieri che da Catania conducevano a una chiesetta sulla montagna dedicata a Sant’Andrea Apostolo e lì dimoravano per ritemprare spirito e salute. Baroni, vescovi e potenti di Sicilia salivano a dorso di mulo o a cavallo fino all’Acqua di lu Milu, per conferire con Giovanni d’Aragona, duca di Randazzo, Atene e Neopatria, nonché massima autorità politica in [...]
Le tradizioni e il lavoro
Le più antiche tradizioni di questo piccolo centro etneo sono profondamente legate alle tipiche attività lavorative e alle festività religiose che sin dalle origini si svolsero attorno alla chiesetta dedicata a Sant'Andrea. Le prime famiglie che si stabilirono a Milo e a Fornazzo si dedicarono particolarmente al taglio del bosco, alla lavorazione del legno e alla produzione di carbone, attività che ancora resistono anche se con un’incidenza economica complessiva [...]
I prodotti tipici
Vino e vulcano, un binomio naturale, quasi inevitabile. La forza dei vulcani richiama subito alla mente la corposità del vino, con le sue infinite sfumature e sembra riprodursi nella tonalità del liquido che versiamo nel bicchiere. A Milo questo parallelismo si arricchisce però di una inattesa variazione.
Da queste parti il vino più pregiato è infatti giallo paglierino, brillante, limpido, dal sapore secco, rotondo, non molto alcolico. Ma come, vi chiederete, dove è finita [...]